Con il termine di
foresta urbana si possono indicare tutti quei raggruppamenti arborei che
formano boschi (naturali ed artificiali), gruppi di alberi, filari lungo i
viali, parchi e giardini in ambito urbano e peri-urbano (FAO,2016), questi
ambienti possono essere considerati come l’ossatura dell’infrastruttura del
verde e ponte di collegamento tra le aree urbane con le rurali.
In considerazione
di ciò si sta sviluppando il settore della Selvicoltura urbana e peri-urbana
che punta al mantenimento e all’utilizzo di questi ambienti per scopi
paesaggistici e produttivi.
I
benefici del verde urbano
Fin dall’antichità
le aree antropizzate presentavano aree pubbliche e private in cui si cercava di
ricreare un ambiente naturale, questo fenomeno è perdurato nei secoli andando a
formare aree come Central Park a New York o Hyde Park a Londra oppure, luoghi
in cui l’impatto dell’uomo è più evidente, come i giardini di Versailles.
I benefici però ricavabili
da questi luoghi sono gli stessi di un viale alberato o di un piccolo giardino
privato, in proporzione alle estensioni di questi.
Gli alberi in
ambiente urbano sono un’importante mezzo per il controllo del clima, se ben
progettato il verde cittadino può riuscire a ridurre le temperature da 2 a 8°C
(effetto isola, mediante l’evapotraspirazione e l’ombreggiamento), agisce da
filtro contro gli inquinamenti atmosferici abbattendo i livelli di CO2
(150 kg annui per albero) e tramite l’assorbimento di metalli o altre polveri
sottili, per i processi metabolici delle piante; anche a livello idrico e pedologico
la pianta riesce ad agire da filtro, in quanto cattura ed immobilizza nel
proprio legno gli agenti inquinanti delle acque e del terreno.
Le aree versi
possono avere anche un impatto sulla nostra produzione di energia in quanto,
potenzialmente, riducono il consumo di aria condizionata nei periodi estivi
anche del 30% e ridurre il consumo energetico per il riscaldamento dal 20 al
50%.
Non va dimenticato
anche il ruolo psicologico che queste aree possono avere sulla popolazione,
infatti, le aree verdi riescono ad avere un effetto benefico sia in termini di
riduzione dello stress sia di abbassamento di pressione migliorando la qualità
della vita e la salute delle persone.
Nel campo naturalistico,
il verde, gioca un ruolo essenziale nel mantenere e sviluppare la biodiversità,
creando habitat, protezione e fonte di cibo per animali. Un esempio eclatante è
quello dell’avifauna urbana, che tramite gli alberi riesce a trovare riparo da
predatori o da agenti atmosferici, si
ciba sulle chiome o ai piedi delle piante di frutti secchi o carnosi che queste
possono produrre o agli insetti che possono vivere sulla pianta e per alcune
specie può diventare un luogo riproduttivo tramite la formazione del nido. Non
va dimenticata anche tutta quella fauna che compone la catena trofica legata a
questi ambienti ovvero gli organismi vertebrati ed invertebrati.
I benefici del
verde urbano non si fermano ai soli citati, si pensi anche all’incremento di
valore delle abitazioni poste in aree verdi o con giardini di pregio o la
creazione di posti di lavoro necessari al mantenimento e alla cura di questi
ambienti.
Schema dei benefici degli alberi in città prodotto dalla FAO |
La
selvicoltura in ambiente urbano
Spesso i
proprietari di terreni o gli Enti pubblici sottostimano il valore che può avere
una filiera del legno urbano, si pensi alla produzione di legna da ardere derivante
da potature ed abbattimenti o la produzione di cippato per il riscaldamento (si
stima circa 2t/ha derivante da potature), combustibili per riscaldamento che
abbattono l’emissione di CO2 in quanto a “emissione zero” (la CO2
emessa dalla combustione del legno verrà riassorbita dalle piante per creare nuovo
legno), racchiudendo il tutto in una filiera legno-energia.
Altro settore è
quello del riciclaggio degli scarti verdi tramite compostaggi e quindi la reimmisione
sottoforma di terricci e fertilizzanti
naturali riutilizzabili per orti sociali, giardini, aiuole pubbliche e altre
entità che compongono la struttura verde delle città.
Questi fattori hanno
quindi un impatto importante non solo a livello ambientale, ma ugualmente a livello economico, dato che vengono a
crearsi nuovi posti di lavoro tramite opportunità lavorative in nuovi campi che
stanno prendendo man mano piede anche nel nostro pese (biocombustili,
riutilizzo e riciclo di rifiuti verdi, ecc…).
Come
investire nel verde
Secondo uno studio
della FAO, le foreste urbane possono contribuire ad aumentare
significativamente la crescita di economie verdi, lo studio pubblicato sul
manuale “Guidelines of urban and
peri-urban forestry” mostra come un singolo albero apporti un beneficio
stimabile in 50$ per anno (utilizzando come parametri solamente il risparmio
energetico e la riduzione di anidride
carbonica), per ogni dollaro investito nel settore verde, prosegue lo studio,
il ritorno economico è stimabile da 1.4$ a 3$.
Per raggiungere
questi traguardi è necessario però fissare degli obbiettivi specifici; il primo
passo è una corretta pianificazione e gestione del territorio tramite la
redazione e aggiornamento di piani strutturali e di regolamenti urbanistici, è
inoltre necessario una politica regionale che definisca dei modelli guida per
poter sviluppare la pianificazione a livello Comunale in maniera da essere
omogenea sul territorio.
Si deve quindi
cercare di implementare obiettivi volti al “turning grey to green”, magari con
il sostegno sia alla creazione di nuove aziende volte alla green economy urbana
sia al mantenimento dell’operatività aziendale durante i primi periodi di
attività mediante anche sgravi fiscali per i benefici ambientali apportati.
È quindi
importante, affinché investire nel verde abbia successo, pianificare aree a costi
di manutenzione contenuti nel tempo, creare filiere o multi filiere interne
alla città dove vengono sfruttati i prodotti legnosi-non legnosi nei vari
ambiti di applicazione, cosi da abbattere costi di trasporto e valorizzare il
lavoro locale.
È importante, per
noi e per le generazioni future, iniziare a gestire correttamente il verde
delle nostre città, vedendolo come uno strumento atto al miglioramento della
nostra vita sotto tutti gli aspetti, in primis la lotta all’inquinamento e al
cambiamento climatico in modo da agevolare anche le future generazioni nel
mantenere il nostro pianeta.
Guida FAO scaricabile gratuitamente: http://www.fao.org/documents/card/en/c/e068e0d9-0c97-41c7-a856-05556a1bd10b/
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